¹ La presente ordinanza disciplina i requisiti concernenti la detenzione e il tratta­mento di animali selvatici.

² Non si applica alla detenzione di animali selvatici tenuti nei centri di detenzione di animali da laboratorio o destinati alla sperimentazione.

³ Non si applica alla detenzione dei cervi e dei ratiti nei giardini zoologici.

(art. 4 cpv. 1 e 7 OPAn)

¹ La gestione dei pascoli deve garantire che il tappeto erboso si conservi tutto l’anno.

² Gli alimenti messi a disposizione in aggiunta all’erba del pascolo devono corrispondere alle necessità degli animali per quanto riguarda qualità e igiene.

³ Occorre garantire che gli animali di tutti i livelli gerarchici abbiano accesso a una quantità sufficiente di alimenti. Se necessario, a tale scopo devono essere installati adeguati impianti per il foraggiamento.

(art. 6 e 7 OPAn)

¹ La protezione dalle condizioni meteorologiche deve offrire a tutti gli animali contemporaneamente uno spazio ove potersi riposare e sdraiare, in maniera consona alla specie. Deve proteggere dalle precipitazioni, dal vento e dal freddo, ma anche dalla forte insolazione.

² Il suolo dei settori del parco all’aperto dove gli animali sostano in prevalenza o dove transitano spesso non deve essere né fangoso né fortemente inquinato da feci e urina. Se necessario, deve essere prosciugato o rafforzato.

(art. 3 cpv. 1 OPAn)

¹ Non è permesso tenere gli animali esclusivamente in ambienti illuminati o al buio.

² Nei parchi con un’illuminazione interamente o parzialmente artificiale, occorre rispettare approssimativamente il ciclo naturale di luce e buio della specie animale nello spazio vitale naturale. L’intensità e la qualità dell’illuminazione devono essere adattate alle condizioni nello spazio vitale naturale. La fase luminosa dev’essere preceduta e seguita da una fase di penombra graduale.

(art. 95 cpv. 2 lett. a, all. 2 OPAn)

¹ Le superfici dei parchi interni degli animali selvatici che con frequenza e regolarità sono addestrati nel maneggio, allenati o presentati in pubblico possono essere fino al 30 per cento inferiori alle superfici minime di cui all’allegato 2 OPAn.

² Le superfici dei parchi esterni di questi animali selvatici devono corrispondere almeno alle superfici dei parchi interni di cui al capoverso 1.

³ Se le superfici minime dei parchi interni o esterni sono ridotte entro i limiti di cui ai capoversi 1 e 2, gli animali interessati devono essere occupati almeno tre volte al giorno in modo conforme alla specie e alle necessità. Tale occupazione può consistere in movimento o in altre attività all’interno o all’esterno del parco.

⁴ Le permanenze nelle località di rappresentazione in cui la superficie totale dei parchi esterni e interni è inferiore di oltre il 30 per cento alla superficie stabilita nell’allegato 2 OPAn devono avvenire a distanza di almeno 14 giorni.

(art. 95 cpv. 2 lett. a OPAn)

Durante il cambio delle località di rappresentazione, nei giorni di montaggio e di smontaggio, nonché nei giorni senza rappresentazioni, è possibile rinunciare alle sedute di addestramento o di allenamento per gli animali di cui all’articolo 5 capoverso 1. Gli animali, tuttavia, devono essere occupati in altro modo almeno due volte al giorno.

(art. 90 cpv. 1 e 2, 94 e 95 cpv. 2 OPAn)

¹ Ai circhi è rilasciata un’autorizzazione di tournée valida per la durata della tournée.

² Per la domanda di autorizzazione è necessario utilizzare il modello di formulario dell’USAV di cui al capoverso 3.

³ Il modello di formulario prevede le indicazioni seguenti:

a.

la persona responsabile e il suo domicilio o sede sociale;

b.

il nome e il cognome dei guardiani di animali con un attestato di capacità;

c.

la durata di permanenza in ogni località di rappresentazione;

d.

i giorni di pausa tra le rappresentazioni;

e.

il numero e la specie degli animali trasportati;

f.

la riduzione della superficie richiesta per ogni singolo parco e per ogni località di rappresentazione dove non è possibile rispettare i requisiti minimi di cui all’allegato 2 OPAn;

g.

le misure previste per occupare gli animali in caso di riduzione della superficie del parco.

(art. 3, 5 e 7, all. 2 tab. 1 OPAn)

¹ I piani dei parchi per cervi non devono presentare angoli acuti.

² La struttura della superficie del suolo del parco deve garantire un’usura normale degli zoccoli. Secondo le caratteristiche del suolo, in singoli punti molto frequentati dagli animali occorre distribuire materiale idoneo come ghiaia o marna.

³ Durante il periodo successivo alla nascita, la vegetazione del parco deve permettere ai giovani animali di nascondersi.

⁴ Il benessere dei cervi e lo stato delle attrezzature devono essere controllati almeno una volta al giorno.

(art. 7 cpv. 1 OPAn)

¹ I recinti esterni dei parchi devono avere un’altezza di almeno 2 m.

² I recinti devono essere realizzati in modo tale che animali indesiderati non possano penetrare nei parchi.

³ I recinti devono essere ben riconoscibili dagli animali e costruiti in modo tale da non permettere ai cervi di impigliarvisi con i palchi. Nella parte inferiore, le maglie dei recinti devono essere abbastanza strette affinché i cervi non possano introdurvi la testa e gli animali giovani non riescano a fuggire.

(art. 5 cpv. 1 e 7 cpv. 1 lett. a e b OPAn)

¹ Il benessere dei ratiti e lo stato delle attrezzature devono essere controllati almeno una volta al giorno.

² I parchi e le stalle devono essere ispezionati regolarmente alla ricerca di corpi estranei.

³ I parchi devono essere muniti di cartelli che segnalano il divieto di lanciare oggetti all’interno dei recinti e di cibare i ratiti.

(art. 3 cpv. 1 e 13 OPAn)

Al più tardi a partire dalla nona settimana di vita, i ratiti devono avere un accesso permanente al pascolo tutto l’anno. In condizioni meteorologiche particolarmente fredde o umide, in certi giorni tale accesso può essere limitato.

(art. 3 cpv. 2 e 7 cpv. 2; all. 2 tab. 2 OPAn)

¹ I piani dei parchi per ratiti non devono presentare angoli acuti.

² I parchi esterni devono essere costruiti in modo tale da permettere ai ratiti di muoversi in modo consono alla specie. L’accesso al pascolo deve poter essere percorso contemporaneamente da almeno due animali.

³ I punti del parco molto frequentati dagli animali devono essere rafforzati con materiali adeguati come ghiaia, sabbia o marna.

⁴ Per struzzi, emù e nandù occorre allestire un bagno di sabbia. Per gli struzzi, il bagno deve avere una superficie di almeno 6,25 m² e una profondità di almeno 0,2 m. I bagni di sabbia devono essere mantenuti asciutti e, se del caso, muniti di copertura.

⁵ I luoghi scelti dagli animali per nidificare devono essere mantenuti asciutti e, se del caso, muniti di copertura.

(art. 7 cpv. 1 OPAn)

¹ I recinti devono essere ben riconoscibili dai ratiti.

² È vietato l’impiego di recinti elettrificati.

³ L’altezza dei recinti esterni deve essere di almeno 1,8 m per gli struzzi africani e di almeno 1,6 m per gli emù e i nandù.

(art. 3 cpv. 3 e 4 cpv. 1 e 2 OPAn)

¹ La maggior parte della razione alimentare quotidiana dei ratiti deve consistere in foraggio grezzo al più tardi dalla nona settimana di vita.

² Tutti gli animali devono sempre disporre di graniglia o di altro materiale adatto per l’apporto di calcio, nonché di gastroliti per la digestione adeguati all’età degli animali.

³ Gli animali devono avere sempre accesso all’acqua.

(art. 3 cpv. 1 e 2 OPAn)

¹ Nei bacini di raccolta all’aperto e negli stagni, almeno il 10 per cento della superficie dell’acqua deve essere ombreggiata. È possibile rinunciare all’ombreggiamento artificiale durante i mesi invernali e se gli animali sono tenuti in acque naturali con sponde coperte da alberi o in stagni profondi più di 2 m.

² Nei bacini di raccolta la quantità del flusso di acqua deve essere regolata in modo da produrre una corrente adeguata alla specie di pesce.

(art. 3 cpv. 1 e 2 OPAn)

Gli acquari e gli stagni per pesci ornamentali devono disporre di zone di riposo e di ritiro consone alla specie. Pietre, radici, elementi artificiali o piante devono essere sistemati in modo tale che i pesci possano ritirarsi.

Le specie di serpenti velenosi non pericolosi sono elencate nell’allegato.

Entro due anni dall’entrata in vigore della presente ordinanza le detenzioni di animali esistenti devono essere adeguate alle disposizioni della presente ordinanza.

La presente ordinanza entra in vigore il 1° marzo 2015.