A. Stato di manutenzione
§ 38
I veicoli devono trovarsi in uno stato di manutenzione tale da non compromettere in alcun modo la sicurezza dell’esercizio
§ 39
Al momento del transito d’un veicolo, il tempo trascorso dall’ultima revisione minuziosa non deve superare tre anni.
Tuttavia, i veicoli, carichi o no, che possono viaggiare sulle proprie ruote e che rientrano nel Paese d’origine, devono essere accettati dalle Amministrazioni inter- medie quando anche questo termine sia scaduto.
Oggetti | Dimensione in mm massima | Dimensione in mm minima |
§ 40 | | |
Grossezza del cerchione riportato della ruota, misurata nel piano del circolo di rotolamento | – | 25 |
intendendosi per circolo di rotolamento il circolo risultante dall’intersezione d’un piano verticale, distante 70 mm dalla faccia interna del cerchione, con la superficie di rotolamento della ruota. | | |
Per le ruote nuove in un sol pezzo col cerchione, di acciaio laminato o fucinato, il limite di consumo delle parti che fanno le veci del cerchione deve essere indicato da un solco circolare, concentrico alla ruota, tracciato sulla faccia esterna della ruota stessa. | | |
§ 41 | | |
Altezza dei bordini dei cerchioni sul circolo di rotolamento (vedasi § 40) | 36 | 25 |
§ 42 | | |
Distanza fra le facce esterne dei bordini dei cerchioni, misurata a 10 mm dal circolo di rotolamento (vedasi § 40) in prossimità delle rotaie, a veicolo vuoto o carico | 1426 | 1410 |
§ 43
1. Le boccole devono essere sufficientemente provviste di lubrificante.
Nei veicoli a lubrificazione periodica il periodo di lubrificazione non deve essere sorpassato.
2. I veicoli con boccole a lubrificazione periodica costruite in modo da permettere il rifornimento del lubrificante, devono essere trattati come veicoli a lubrificazione ordinaria se il periodo di lubrificazione scade durante la loro permanenza su altre ferrovie.
§ 44
I veicoli rinviati vuoti devono essere accettati dall’amministrazione proprietaria, qualunque sia il loro stato di manutenzione.
B. Difetti autorizzanti il rifiuto
§ 45 Sale montate
1. Tracce di spostamento d’una ruota sulla sala.
Il fatto che fra sala e mozzo passi dell’olio non deve considerarsi come prova che la ruota abbia scorso sulla sala; occorre che lo spostamento sia constatato.
2. Ruota il cui mozzo presenta crettature.
3. Ruota a razze la cui corona è rotta da parte a parte.
Le rotture incipienti nella corona non costituiscono motivo di rifiuto.
4. Ruota presentante una razza rotta da parte a parte o più d’una razza con rottura incipiente.
5. Ruota in un sol pezzo col cerchione o corpo di ruota a disco pieno presentante una fenditura radiale lunga più di 20 mm o più d’una fenditura radiale qualunque ne sia la lunghezza.
Ruota in un sol pezzo col cerchione o corpo di ruota a disco pieno presentante una fenditura circolare che si estende su almeno un decimo della lunghezza del cerchio lungo il quale essa si trova.
6. Ruota fusa in un so pezzo col cerchione (vedasi § 10) presentante una crettatura.
Ruota fusa in un sol pezzo col cerchione presentante sull’orlo esterno scheggiature larghe più di 10 mm nel senso dell’asse della ruota.
Ruota fusa in un sol pezzo col cerchione con bordino scheggiato e riparato mediante pezzi di metallo applicati con saldatura.
Le leggere sfogliature sulla superficie di rotolamento, come pure i difetti senza importanza nel corpo della ruota provenienti dalla fusione, non costituiscono motivo di rifiuto.
7. Ruota il cui bordino ha meno di 20 mm di grossezza, misurata a 10 mm dal circolo di rotolamento (vedasi § 40).
Questa prescrizione non si applica alle sale intermedie dei veicoli non a carrelli ed alle sale intermedie dei carrelli.
Ruota con bordino tagliente, ossia consumato in modo da presentare uno spigolo vivo.
8. Ruota la cui superficie di rotolamento presenta sfaccettature con freccia maggiore di 3 mm.
9. Ruota la cui superficie di rotolamento è in qualche punto schiacciata o il cui cerchione è rotto o presenta una fenditura trasversale o longitudinale.
10. Ruota con cerchione riportato:
- a.
- se il cerchione è allentato, oppure presenta traccia di spostamento trasversale.
- Lo spostamento, per rotazione nel piano di rotolamento, d’un cerchione fissato con cerchio di ritegno, cerchietto di sicurezza od anello a graffa, non costituisce motivo di rifiuto se alla verifica non risultano tracce d’uno spostamento trasversale od altri indizi di scalettamento;
- b.
- se il cerchietto di sicurezza o l’anello a graffa od i talloni dei cerchioni presentano una fenditura lunga più di 100 mm, o se più di due chiavarde di fissazione dell’anello a graffa sono rotte.
11. Sala presentante una rottura incipiente od una fenditura, o sala nella quale questi difetti sono stati riparati mediante saldatura.
Sala curvata.
12. Sala sulla quale sfregano tiranti del freno od altri pezzi, quando questi non possano senza difficoltà essere rimossi o sospesi in modo da eliminare lo sfregamento e la caduta dei pezzi medesimi.
Sala presentante parti consumate per sfregamento, quando queste presentano spigoli vivi.
Sala presentante parti consumate per sfregamento, nelle quali il consumo supera 2,5 mm in profondità.
§ 46 Boccole
1. Boccola avariata in modo da non poter più contenere il lubrificante. Le rotture della camera dell’otturatore che non raggiungono la parte della boccola che contiene l’olio non costituiscono motivo di rifiuto.
2. Boccola avente alette che non fanno presa in tutte le posizioni della boccola con la superficie di guida del parasale.
3. Boccola avente come guancialetto ungitore un impacco di lana di legno o di trucioli.
4. Cuscinetto fortemente riscaldato.
§ 47 Molle di sospensione
1. Spostamento, in senso longitudinale, d’una molla o della sua foglia madre: per oltre 20 mm per le sale rigide, per oltre 10 mm per le sale radiali.
2. Rottura della foglia madre d’una molla di sospensione.
3. Rottura d’una foglia intermedia, se l’avaria dista dal centro della molla meno d’un quarto della lunghezza della foglia.
4. Rottura d’una molla a spirale od a bovolo appartenente alla sospensione principale.
5. Rottura d’una molla sussidiaria a spirale od a bovolo che serve come molla ammortizzatrice, quando da ciò risulta sostanzialmente alterato il funzionamento della sospensione principale.
6. Mancanza o rottura d’un pezzo necessario per la fissazione della molla. Allentamento della staffa d’una molla.
7. Distanza inferiore a 10 mm fra la staffa d’una molla di sospensione e le parti della cassa o del longherone che possono venire a contatto di essa.
Tracce recenti di contatti fra la staffa della molla e la cassa od il longherone.
Le tracce vecchie di contatti sulla staffa della molla, o fra la molla e le staffe laterali di sicurezza, non costituiscono motivo di rifiuto.
8. Tracce recenti di sfregamento delle ruote con la cassa od il longherone.
9. I veicoli aventi passo non maggiore di 4500 mm, che ritornano vuoti al Paese d’origine coi difetti menzionati ai numeri 2 a 8, non possono essere rifiutati se la sospensione a mezzo di molle è sostituita da un bloccaggio per mezzo di cunei fissati in modo solido e sicuro. Questo bloccaggio non è ammesso per le sale intermedie suscettibili di spostamento trasversale.
§ 48 Organi della repulsione
1. Mancanza d’un respingente.
2. Mancanza delle parti che impediscono la fuoriuscita delle aste o dei gambi tubolari dei respingenti.
3. Rottura od avaria della molla o delle altre parti d’un respingente, quando venga perciò a mancare l’elasticità della repulsione.
4. Custodia avariata, in cui la fissazione non presenta più sufficiente garanzia di solidità o in cui la guida dell’asta o del gambo tubolare del respingente non è più assicurata.
5. I veicoli che ritornano vuoti al Paese d’origine coi difetti menzionati ai numeri 1 a 4 non possono essere rifiutati, se essi possono circolare senza pericolo in coda ad un treno.
§ 49 Organi della trazione
1. Tenditori principali o tenditori o catene di riserva spezzati, ganci di trazione rotti o presentanti principi di rottura, quando per tali avarie non riesce più possibile l’aggancio regolamentare con altri veicoli.
2. Asta di trazione rotta o presentante un principio di rottura; manicotto di giunzione, bullone o chiavetta per detti manicotti rotta o mancante.
3. Nel caso di trazione discontinua:
rottura qualsiasi della foglia madre della molla a balestra o rottura di un’altra foglia, se l’avaria dista dal centro della molla meno d’un quarto della lunghezza della foglia stessa;
rottura od avaria d’una molla a spirale od a bovolo.
Nel caso di trazione continua:
rottura od avaria d’una molla quando l’elletto della molla sia annullato al punto da potersene avvedere nell’eseguire l’aggancio.
4. I veicoli che ritornano vuoti al Paese d’origine coi difetti menzionati ai numeri 1 a 3 non possono essere rifiutati se essi possono circolare senza pericolo in coda ad un treno.
§ 50 Telaio e cassa dei veicoli
1. Parasale allentato, se non può essere reso stabile stringendone le chiavarde.
2. Parasale in un sol pezzo rotto o presentante un principio di rottura che si estende per oltre un quarto della sezione orizzontale, oppure un cretto incipiente in prossimità ed in direzione d’una chiavarda o d’un chiodo di fissazione o d’una giunzione saldata.
Mezzo parasale in due pezzi con la parte verticale od un braccio rotti o presentante un principio di rottura che si estende per oltre un quarto della sezione della parte verticale o del braccio, oppure un cretto incipiente in prossimità ed in direzione d’una chiavarda o d’un chiodo di fissazione o d’una giunzione saldata.
3. Longherone o traversa di testa, o traverse intermedie interessate nella trazione, fessurate, se la fessura raggiunge l’anima del profilato.
4. Copertura dell’imperiale distaccata o sollevata, per i veicoli che devono circolare su linee elettrificate con conduttore aereo.
5. Rottura di parti dell’ossatura della cassa, avarie alle porte, loro guide ed organi di chiusura, alle pareti della cassa, al pavimento ed al cielo, quando possono recare danno al carico o compromettere la sicurezza dell’esercizio.
6. I veicoli che ritornano vuoti al Paese d’origine coi difetti menzionati ai numeri 1 a 5 non possono essere rifiutati se la loro ulteriore circolazione non presenta pericolo.
§ 51 Freni
1. Freno continuo avariato, nelle carrozze da mettere in composizione a treni viaggiatori.
2. I carri con freni avariati od inservibili non possono essere rifiutati, ma devono essere muniti di etichette bene appariscenti indicanti che il freno è inservibile.
Le parti del freno avariate o distaccate che potrebbero compromettere la sicurezza dell’esercizio o causare altri danni devono essere smontate oppure rialzate e fissate.
§ 52
I veicoli rinviati vuoti devono essere accettati dall’Amministrazione proprietaria senza tener conto dei difetti che costituiscono motivo di rifiuto.